Viene affrontato un problema sociale che è stato aggravato dalla pandemia di COVID 19 e che ha le sue origini nella concezione sessista esistente nella provincia di Esmeraldas, esacerbata dalla naturalizzazione della violenza, dal silenzio, dalla sensazione di colpevolezza e dalla vergogna. Le vittime non hanno strumenti per denunciare le violenze né conoscono le modalità di richiesta di aiuto. Molte donne, inoltre, ignorano la legge. Infine, si evidenziano lentezze e ri-vittimizzazione da parte degli organi che dovrebbero essere preposti alla giustizia.
Il percorso proposto dal progetto si inserisce su una conoscenza approfondita delle comunità grazie alla Strategia di Sviluppo Inclusivo su Base Comunitaria-SIBC praticata da OVCI da oltre dieci anni. Gli incontri di formazione e le visite domiciliari garantiscono alle donne uno spazio protetto in cui potersi esprimere. Le equipe specializzate di formatori e le promotrici accompagneranno i 500 beneficiari (300 donne e 200 bambini e adolescenti) con disabilità nel percorso di consapevolezza e re-inserimento sociale autonomo, mantenendo dove possibile la collaborazione con gli enti locali (Diocesi, caritas, CEI, ONG, Associazioni, Governo, Ministeri).
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