FOCSIV con CIDSE accoglie e diffonde l’appello e l’Enciclica Laudato Si’ di Papa Francesco per una solidarietà globale per combattere il cambiamento climatico e la disuguaglianza.

Oggi FOCSIV con CIDSE accoglie e diffonde il forte e urgente appello di Papa Francesco affinché i politici, le imprese, la finanza, le comunità, le persone agiscano per far fronte al cambiamento climatico e all’ingiustizia sociale. Accogliamo l’Enciclica Laudato Si’ sulla cura della casa comune, il cui approccio aperto e dal basso sostiene un dialogo con tutte le persone di buona volontà per identificare soluzioni all’attuale crisi ecologica e alle disuguaglianze sociali.

Il lavoro di molte organizzazioni della società civile per la giustizia sociale e inter-generazionale è sottolineato nell’Enciclica. Così come il messaggio di speranza che ci dà forza e ci motiva a fare di più.

L’Enciclica evidenza la mancanza di un avanzamento negli accordi della comunità internazionale e nella trasformazione del modello di sviluppo, che non fa che aggravare la crisi ecologica. “La sottomissione della politica alla tecnologia e alla finanza si dimostra nel fallimento dei Vertici mondiali sull’ambiente” Gli interessi economici e finanziari focalizzati sul profitto nel breve periodo, sullo sfruttamento sconsiderato delle risorse naturali, conducono al degrado ambientale, ad esacerbare l’ingiustizia sociale, al fallimento della buona politica. La soluzione non sta in questo tipo di mercato perverso.

Comunque il Papa considera che vi sono grandi opportunità di trasformazione sociale per affrontare la crisi del clima. Esse sono state disattese nonostante la crisi finanziaria, ma ora devono essere colte. Secondo l’Enciclica il clima è un bene comune di tutti e per tutti, e l’ingiustizia ambientale e sociale vanno di pari passo e sono strettamente connesse. “Non possiamo non fare a meno di riconoscere che un vero approccio ecologico diventa sempre un approccio sociale, che deve integrare la giustizia  nelle discussioni sull’ambiente, per ascoltare il grido della terra quanto quello dei poveri”. Papa Francesco ci esorta a porre i più poveri al centro, non sono responsabili delle terribili conseguenze del cambiamenti climatico sulle loro vite e non hanno accesso alle risorse necessarie per reagire.

I messaggi dell’Enciclica sono pienamente condivisi da FOCSIV e CIDSE, e sostengono il nostro impegno per la giustizia climatica. Il Presidente di CIDSE, Heinz Hodl, afferma che “Molte comunità nel mondo con cui lavoriamo, come nella regione Amazzonica, sono perseguite nella loro lotta per difendere il creato e i loro diritti contro i megaprogetti. Questi cosiddetti progetti di sviluppo di estrazione di carbone, di piantagione di monocolture, di dighe idroelettriche, sono emblematici di come pochi potenti profittano di un modello di crescita fondato sui combustibili fossili e sullo sfruttamento intensivo delle risorse. Dobbiamo urgentemente combattere queste pratiche distruttive, disinvestendo dai combustibili fossili, e ridirigendo gli investimenti verso energie sostenibili e accessibili da tutti”

L’Enciclica inoltre rafforza lo spirito di trasformazione e il ripensare lo sviluppo che caratterizza la riflessione e l’azione di CIDSE e FOCSIV. Esso deve essere fondato sul principio del bene comune, della dignità della persona umana, e richiede un’acquisizione di responsabilità su tutti i livelli, da quello internazionale a quello nazionale, locale e personale. A livello personale l’Enciclica chiede un cambiamento nello stile di vita, affinché sia semplice e sobrio, atto di amore verso il pianeta e tutti i fratelli.

La tempistica dell’uscita dell’Enciclica è molto importante perché il 2015 rappresenta un anno determinante per l’azione della comunità internazionale e per il futuro della Terra. In Luglio si terrà la Conferenza di Addis Abeba sulla finanza per lo sviluppo, in Settembre l’ONU adotterà i nuovi obiettivi del millennio per lo sviluppo sostenibile, e in Dicembre la Conferenza sul cambio climatico (COP21) a Parigi negozierà i nuovi limiti da porre all’emissione dei gas serra per fermare e di ridurre il riscaldamento del pianeta. Il segretario generale di CIDSE, Bernd Nilles, afferma che: “I prossimi mesi saranno critici per l’adozione di decisioni sullo sviluppo e per la custodia della Terra. Speriamo che i politici ascoltino i forti messaggi dell’Enciclica e che gli incontri internazionali pongano l’interesse comune al primo posto in modo da fare la differenza”.

A sua volta il presidente di FOCSIV, Gianfranco Cattai, esprime l’auspicio che “il governo italiano e l’Europa facciano la loro parte in modo responsabile e concreto. L’urgenza della crisi sociale e ambientale necessita di una risposta coraggiosa e forte. Purtroppo le notizie quotidiane ci mostrano una grande mancanza di solidarietà a tutti i livelli. Questo ci preoccupa molto. Nostro compito è ridare speranza, rilanciare la cultura della solidarietà e della responsabilità comune con azioni efficaci nella società e per la salvaguardia dell’ambiente. Iniziando col cambiare innanzitutto noi stessi e le nostre comunità, come ci chiede Papa Francesco, in modo da essere più forti nel confronto con la nostra società e con i nostri politici italiani ed europei. Tutti i soci FOCSIV sono impegnati in quest’opera e sono convinti che sia necessario fare di più assieme, con le comunità locali e del Sud”

“Per questo invitiamo tutti a partecipare alla Marcia del 28 Giugno a Roma su “Una Terra. Una Famiglia Umana” che partirà da Piazza Farnese dalle 9.00 di mattina fino a Piazza San Pietro, dove alle 12.00 verremo salutati da Papa Francesco. E’ ora di tornare sulla piazza, di partecipare, di far sentire la nostra voce in modo gioioso e con speranza per un mondo più giusto, solidale e in pace con la natura.”

 

Ufficio comunicazione FOCSIV – comunicazione@focsiv.it